F. M. MOLZA, Dido moritura
Tra le carte molziane custodite alla Biblioteca Estense di Modena (collezione Molza-Viti) si leggono tre legie, felicemente ispirate e mirabilmente compiute, dedicate al mito della Didone morente, che tanta fortuna ebbe in epoca umanistica e rinascimentale sull’onda della suggestione sentimentale mossa dalle pagine del poema virgiliano e dell’epistola eroide ovidiana. Pubblicate nel Settecento con dubbia attribuzione vengono qui riproposte, commentate e riconosciute con maggior convinzione frutto, tuu’altro che minore, della fluente penna dell’autore modenese.