AA. VV., Idilli
La raccolta di composizioni idilliche proposta in questo volume mira a fornire un’immagine, la più esauriente possibile, di un microgenere letterario che fu anche un fenomeno editoriale e di costume che segnò una tappa decisiva nell’affermarsi del gusto barocco. Si tratta di operette andate in stampa in graziose plaquettes tra il 1590 e il 1627 a firma di autori che vanno da celebrità come Fulvio Testi, Francesco Bracciolini, Giovan Battista Basile, Giovan Battista Marino, a più modesti protagonisti della scena letteraria primo secentesca come Gabriele Zinano, Ridolfo Campeggi, Cesare Orsini, Marcello Giovanetti, fino a veri e propri sconosciuti come Francesco Stradiotti e Giulio Cesare Gigli. Tutti i testi non sono più ristampati dal Seicento, ivi compresi i giovanili scherzi di Fulvio Testi e il Pianto d’Adone del Marino, opera segnalata a suo tempo da Giorgio Fulco come curiosa anticipazione del futuro poema maggiore e tuttavia mai entrata nel mirino dei pur numerosi studiosi che del Marino si sono occupati negli ultimi decenni.