G.B. GIRALDI CINZIO, Arrenopia
Tra le ultime tragedie composte dall’autore e messa in scena a Ferrara nel 1563, rappresenta, nella marcata distanza dall’Orbecche, la varietà della produzione tragica giraldiana: non vi si trova né ricerca dell’orroroso, né compiacimenti descrittivi, né un intreccio narrativo indirizzato alla catastrofe. Tragedia a lieto fine, che trae la propria materia da una novella degli Ecatommiti, l’Arrenopia tende a mescolare disparate suggestioni attraverso l’ibridazione di vari generi, da quello novellistico a quello cavalleresco.