G.B. MARINO (?), Inni Profani
L’opera è il primo volgarizzamento degli Inni Orfici, databile a fine Cinquecento, conservato in un codice custodito alla Società Napoletana di Storia Patria e attribuito, da una copertina aggiunta qualche decennio dopo, al Marino; attribuzione fino ad oggi respinta, ma ora riesaminata e dimostrata plausibile. Si tratterebbe perciò di un inedito mariniano, un indispensabile documento utile a illustrare il suo apprendistato poetico.