G. CORTESE, Prose

Frontespizio

Frontespizio

Nella Napoli di fine Cinquecento, la capitale in cui dominava il pensiero telesiano, che vide il ritorno del Tasso e l’ascesa del giovane Marino, Giulio Cortese (1530ca. – 1598), fondatore e reggitore dell’Accademia degli Svegliati, fu tra i pensatori più ascoltati e influenti. Benché il suo magistero si esercitasse piuttosto nella prassi oratoria e nelle lezioni accademiche, tuttavia le frammentarie testimonianze trasmesse dai brevi trattatelli finiti a stampa offrono un’importante traccia della sua incidenza sullo sviluppo della poetica concettista. Modesto poeta egli stesso (Rime, 1588), predicò come teorico la funzione conoscitiva della poesia, telesianamente fondata “secondo scienza”, contro l’abuso dell’artificio e la vacuità letteraria fine a se stessa.

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