G. PRETI, Poesie
Se la Salmace è l’opera più famosa del Preti (1582 – 1626) e ricca di squisite grazie poetiche, l’intera sua produzione merita una più attenta valutazione: dai sonetti additati a modello dal Muratori, ai graziosi componimenti e azioni sceniche per musica, all’Oronta di Cipro, poemetto epico in ottave di cui è protagonista un’eroina femminile, colta con felice intuizione psicologica nei suoi momenti di titubanza e di fierezza, infine assunta nella dimensione dell’eroico. Nel giudizio che la posterità formulò sulla sua opera non giovò al Preti l’amicizia col Marino e l’ammirazione concepita per lui: la sua persino eccessiva naturale modestia lo fece individuare come marinista dei più accesi, mentre nella stessa lettera più celebrativa al Marino egli si esprimeva in tono critico circa la situazione contemporanea della letteratura.