L. LAMBERTI, Poesie di greci scrittori

Ritratto dell'autore premesso all'edizione

Ritratto dell’autore premesso all’edizione

L’importanza storica del Lamberti (1759-1813) è fuori discussione: amico del Monti e avversario del Foscolo, che, pur motteggiandolo, non si peritava di imitarlo fino al plagio, lo scrittore reggiano è fra le più autorevoli voci del neoclassicismo cisalpino. Dopo i successi ottenuti a Roma, ove entrò in contatto con Ennio Quirino Visconti, divenne tra le massime autorità letterarie della Milano napoleonica. Ottimo grecista e studioso della lingua italiana, successe al Parini come professore di eloquenza al Ginnasio di Brera; fu direttore della Biblioteca Braidense e tra i fondatori del Poligrafo, foglio letterario passato alla storia per una vivace polemica antifoscoliana, ma più interessante per l’impegno profuso nella riscoperta di preziosi tesori dimenticati della letteratura volgare. I suoi capolavori, l’Edipo Re e l’Inno a Cerere, superano i limiti di una lettura datata, sfidando al confronto certe farneticanti, o altre pedestremente fedeli, traduzioni moderne.

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