L. MARTELLI, Tullia

Scena tragica dal trattato d'Architettura di Sebatiano Serlio

Scena tragica dal trattato d’Architettura di Sebatiano Serlio

Edita postuma nel 1533 nel volume delle Rime volgari, la Tullia si pone, non soltanto cronologicamente, in posizione intermedia tra la prima fioritura del genere tragico volgare ad opera del Trissino, del Rucellai, dell’Alamanni e la ripresa di metà secolo del senecano Giraldi Cinzio. Secondo quello che fu già il giudizio dei contemporanei, e del Varchi in modo particolare, la Tullia presenta un’effettiva discrepanza tra la leggiadria dell’elocuzione e qualche squilibrio e asperità nella costruzione della favola, ispirata dal testo liviano e, a causa della precoce morte violenta dell’autore (1503 – 1531?), non condotta all’ultima perfezione.

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